I benefici del Metodo Guillarme: la testimonianza di Michela

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Non è un mistero che il Metodo Guillarme abbia segnato un punto di svolta nella mia vita professionale.

Questo approccio ha un impatto concreto sulla vita di molte persone, quindi per me è una grande soddisfazione aiutare a farlo conoscere a un bacino di professionisti sanitari sempre più ampio.

In vista della nuova edizione del Corso Metodo Guillarme, voglio portarti la testimonianza di Michela, fisioterapista e chinesiologa che ha partecipato a una delle precedenti edizioni e che ha avuto modo di sperimentare i benefici del metodo.

La testimonianza di Michela

Ciao, mi chiamo Michela Meggiato e sono una Fisioterapista e una Chinesiologa che lavora nelle province di Verona e Vicenza.

La mia formazione e il mio percorso partono proprio da questa specialità, la chinesiologia: ho iniziato a lavorare con il movimento e a capire quanto le persone stiano bene quando fanno attività fisica.

Noi esseri umani siamo animali in movimento, muoverci ci fa stare bene, anche se ormai passiamo molto tempo seduti, immobili. E l’immobilità genera problemi.

L’idea di trovare un approccio di movimento adattabile alle varie persone, ciascuno con le proprie problematiche, mi ha portata a frequentare il master in posturologia: attività percettivo sensoriale, motoria e cognitiva presso l’Università di Bologna.

Grazie alla mia tesi, il ruolo della respirazione nella ripresa motoria nelle donne post-parto, mi sono avvicinata a un mondo nuovo, quello del pavimento pelvico. Con queste donne sane ho applicato per la prima volta la Methode Guillarme, un protocollo di respirazione guidata, per aiutare a prendere coscienza del proprio corpo e del proprio respiro, per rimettersi in movimento dopo un evento importante, e a volte impattante, come il parto.

Questo mondo mi ha avvolta e mi sono resa conto che c’era molto di più.

Ho deciso di approcciarmi anche alla formazione sanitaria, e ad oggi sono una Fisioterapista e Chinesiologa che si occupa di riabilitare e rieducare le persone con disfunzioni dell’area pelvica e addominale, come ad esempio donne che soffrono di incontinenza, prolasso, uomini che sviluppano incontinenza a seguito di interventi alla prostata, persone con dolore pelvico cronico, persone con difficoltà nei rapporti sessuali, persone con problematiche della zona retto-anale.

L’esperienza di Michela con il Metodo Guillarme

Nella mia quotidianità lavorativa, ma anche personale, la Methode Guillarme rappresenta un validissimo strumento di lavoro e aiuto.

Ho frequentato il corso per imparare a utilizzare il metodo con Andrea Meneguzzo, uno dei docenti del Master di Bologna, con la partecipazione del responsabile scientifico, Elie Guillarme. Fin da subito si è rivelato uno strumento semplice ed efficace, gestibile da moltissimi pazienti come base di lavoro per l’eliminazione dei propri sintomi.

La Methode Guillarme prevede l’utilizzo di una cannuccia e di un’applicazione sul proprio telefono. Questo approccio può essere facilmente integrato all’interno del progetto terapeutico fisioterapico individualizzato.

Metodo Guillarme: un esempio

Facciamo un esempio pratico.

Il signor P., uomo sano di 60 anni, impiegato e giocatore di tennis, ha eseguito un intervento di prostatectomia radicale robot assistita con nerve sparing nel settembre del 2023 per un adenocarcinoma prostatico. 

Ha scoperto del tumore per caso, facendo analisi del sangue di routine. Il PSA era più alto del solito e quindi ha iniziato delle indagini urologiche che lo hanno portato a dover fare un intervento entro pochi mesi dalla scoperta. L’intervento è andato bene e anche il decorso e gli esami post-operatori sono buoni. Il paziente viene dimesso con l’indicazione di eseguire il controllo di routine dopo 3 mesi. Informato del fatto che a seguito dell’intervento potrà sviluppare incontinenza urinaria e perdita dell’erezione temporaneamente, il signor P. si informa se può fare qualche esercizio specifico per accelerare il recupero.

Tolto il catetere e persi i punti, infatti, si rende conto che le perdite di urina sono peggiori del previsto e che ogni volta che cambia posizione, che starnutisce, che tossisce o alza pesi perde pipì e deve utilizzare delle mutande assorbenti. A causa dell’immobilità, del cambio di dieta, dell’anestesia e dei farmaci comincia anche a sviluppare stitichezza e a non riuscire a scaricarsi bene. 

La gestione quotidiana è difficile, il signor P. deve cambiarsi molto spesso anche i vestiti e le lenzuola, oltre al fatto che ha paura ad uscire, ad andare in ufficio e a frequentare gli amici per l’imbarazzo di trovarsi bagnato. Di giocare a tennis non se ne parla e neanche i rapporti sessuali con la moglie vanno bene, perché il signor P. ha perso completamente l’erezione.

La sua qualità di vita è compromessa e il signor P. comincia ad essere depresso e sfiduciato di riuscire a ritornare come prima dell’intervento. Siamo quindi di fronte a una problematica funzionale, nonostante dal punto di vista organico tutto sia andato per il meglio. Ecco, quindi, che il Signor P. si rivolge a me, su consiglio del suo urologo, per eseguire una valutazione fisioterapica del pavimento pelvico e ristabilire la funzione perduta, quella della continenza.

Dalla valutazione emerge che il paziente ha una buona attività muscolare e che la sua contrazione pelvica è efficace, ma che non controlla bene l’aumento di pressione intra-addominale. Il paziente spinge verso il pavimento pelvico quando tossisce, starnutisce e solleva pesi. Diaframma toracico e pavimento pelvico non stanno comunicando bene, anche a causa delle spinte che il paziente fa quando deve scaricare le feci da quando è stitico.

Al Signor P. vengono insegnati i giusti comportamenti da adottare quando deve mingere, idratarsi e scaricare le feci, gli viene spiegato come trattare le cicatrici, viene fatto un lavoro di presa di coscienza sulla muscolatura pelvica e addominale, ma il vero punto di svolta è dato dal lavoro fatto con la Methode Guillarme.

Al paziente viene consegnata la pipetta e gli viene insegnato a respirare. Grazie al feedback visivo e uditivo dell’applicazione impara come muovere il torace, il bacino e il pavimento pelvico e a replicare i movimenti nelle varie situazioni della vita quotidiana, prima consapevolmente e poi in automatismo. Con il supporto dell’urologo si ristabilisce anche la funzione sessuale.

Con il passare dei mesi, le sedute di fisioterapia diventano sempre più sporadiche, il signor P. è autonomo nei suoi esercizi e in 6 mesi ha ripreso perfettamente la continenza, una buona funzionalità intestinale e sta riprendendo l’erezione. Ha ripreso il lavoro efficacemente e anche il tennis. Non ha più imbarazzo a uscire con gli amici e ha eliminato le mutande assorbenti, la sua qualità di vita è tornata quella di prima.

Spiegare come direzionare l’aumento di pressione addominale nelle attività della vita quotidiana non è facile, grazie alla Methode Guillarme si semplifica questo apprendimento

Sia per il paziente che per il terapista rappresenta un validissimo aiuto, riportando il paziente facilmente alla propria qualità di vita.

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