Infortuni da Padel, il nuovo calcetto

PIN

Quello che sta succedendo in questo momento storico mi ricorda gli inizi del mio lavoro, quando quotidianamente arrivavano in studio una o più chiamate da parte dei frequentatori dei campi di calcetto.

In quegli anni ho visto infortuni pazzeschi, il più delle volte generati dalla modalità comune di affrontare l’ora con gli amici: mancanza totale di riscaldamento/defaticamento e preparazione fisica durante l’anno, poca o addirittura nulla attenzione all’attrezzatura usata… “Ho visto scarpe che voi umani”…

Sono stati anni d’oro per incamerare esperienza e per mettere in pratica alcuni tipi di trattamenti che prima avevo visto solo sui libri, questo perché avevo la possibilità di accedere a tantissimo ‘materiale umano’ con ogni tipo di traumatismo.

Il Padel ora sta riproponendo lo stesso fenomeno: sport facile, divertente, super-accessibile. 

Padel: grande facilità di infortunio

Chi si avvicina al Padel, il più delle volte, lo fa con leggerezza, senza troppi “sbatti”, come avveniva per il cugino calcetto ma non è cambiata neppure la modalità di affrontare la partita: nessun riscaldamento, poca attenzione alla preparazione fisica durante l’anno e poca, se non nulla, di defaticamento dopo l’allenamento o la partita.

Nell’essere un gioco si nasconde un pericolo molto insidioso: la facilità di accesso ti mette nelle condizioni di dare, da subito, il 101% con tutti i rischi che questo può comportare.

In questi mesi ho visto infortuni, alcuni assurdi, e la platea è davvero eterogenea: puoi passare dal tennista ex professionista arrivando alla coppia che per la prima volta si affaccia al mondo dello sport.

La considerazione è questa: per chi si occupa di terapia e di movimento potrebbe essere molto interessante posizionarsi in questa nicchia di mercato strutturando un centro per prevenire e curare gli infortuni di questa divertente disciplina.

Padel e propriocezione

Sport e movimento solo un tandem inseparabile e chi conosce bene le regole sul funzionamento e la regolazione della propriocezione può diventare di importanza strategica per la moltitudine di amatori che si stanno  affacciando al mondo del padel, ma anche un supporto importante per quelle squadre di professionisti che stanno nascendo alla velocità della luce. 

Per i colleghi terapisti, soprattutto se giovani e non ancora troppo specializzati in qualche tipo di trattamento, possono sicuramente trovare, come lo è stato per me il calcetto tanti anni fa, un perfetto habitat dove fare tanta esperienza ed aiutare tanti appassionati a recuperare dagli infortuni per rientrare nel modo più adeguato possibile al loro amato gioco.

Questa è la considerazione di oggi: il Padel è il nuovo calcetto ma, grazie alle conoscenze in ambito terapia e preparazione può diventare un mercato veramente interessante per noi specialisti di propriocezione.

Il padel e le sue competenze propriocettive

Vediamo insieme quali sono le caratteristiche principali che interessano a noi quando parliamo di Padel: ambiente piccolo, molti cambi di direzione, molti cambi di ritmo, grande competenza a livello di coordinazione, buona sensibilità oculo-manuale, spazio-temporale e visione periferica operativa. È richiesta una buona capacità di lavorare con il corpo in disequilibrio (spesso su un piede, su una gamba, ostorti). E poi ricordarsi che in questo sport, la dominanza crociata (rapporto braccio con gamba opposta) è di vitale importanza e può diventare fatale non conoscere questo aspetto.

In definitiva il giocatore di Padel è un perfetto esempio di atleta/problem solving.

Sia l’iperallenato che l’ipoallenato corrono diversi rischi nell’approcciarsi al Padel, con una grande facilità di infortunio se la partita viene approcciata in maniera superficiale. Se normalmente siamo abituati a pensare al riscaldamento di spalla, schiena e ginocchia, nel Padel chi governa il campo del cambio di direzione e il timing sulla palla sono la caviglia ed il piede.

Ecco un brevissimo quanto utile esempio di riscaldamento da fare prima di giocare a Padel:

– partire con una semplice circonduzione del piede

– saltelli con le punte in convergenza/divergenza

– qualche piccola andatura e saltello per risensibilizzare la risposta elastica del piede

× Posso aiutarti?