Da sempre sono appassionato di tecnologia, anche se con competenze limitate. Qualche giorno fa ho avuto l’opportunità di fare esperienza con visori di realtà virtuale e da subito ho fatto alcune considerazioni in tema di postura.
Ad oggi gran parte del lavoro e delle attività quotidiane sono legati ad un piccolo schermo, come smartphone, tablet o PC. Tuttavia, in un futuro molto vicino pare che non ci affideremo più esclusivamente a questi dispositivi. Questo potrebbe essere un vantaggio per gli occhi, poiché l’uso dei visori VR potrebbe evitare l’eccessiva convergenza oculare, permettendo agli stessi di restare in uno stato di convergenza naturale.
L’occhio umano è stato progettato e si è evoluto principalmente per tre scopi: cercare riparo dai predatori, cercare un partner con cui riprodursi e trovare cibo per nutrirsi. Il fatto di fissare oggetti da molto vicino è un aspetto dell’epoca moderna e se dovessimo vivere costantemente con gli occhi in uno stato di convergenza, sarebbe più adatto essere simili a una sorta di ciclope. Ovviamente questa non è una condizione adatta agli esseri umani.
Con l’uso dei visori VR, l’esigenza di convergenza viene ridotta, poiché il nostro sguardo ha la possibilità di spaziare e muoversi liberamente nell’ambiente virtuale.
Un altro aspetto interessante riguarda la postura visiva, ovvero come l’occhio reagirà di fronte all’esposizione prolungata ad un ambiente illuminato ma non in modo naturale. Sono particolarmente curioso di capire cosa accadrà dal punto di vista motorio quando i visori raggiungeranno una qualità di schermo pari a ottiK. L’occhio umano non sarà più in grado di distinguere se l’ambiente che vede in cui è l’ambiente in cui ci si trova realmente o se è virtuale.
Sicuramente il maggior beneficio verrà tratto dalla parte posturale, che non sarà più subordinata all’orientamento degli schermi, evitando quindi atteggiamenti scorretti della schiena e soprattutto del collo. Ricorda in ogni caso che, per avere un’esperienza ottimale con i visori di realtà virtuale, sarà importante fare regolari pause e prendersi cura della salute degli occhi e della postura.
In conclusione, possono essere fatte diverse considerazioni con riguardo a:
- Postura: L’uso dei visori VR riduce la necessità di concentrare gli occhi su uno schermo vicino, migliorando la postura di collo e schiena. Questo può essere particolarmente vantaggioso per coloro che trascorrono molte ore al computer.
- Salute degli Occhi: L’effetto sull’occhio può variare da persona a persona. Tuttavia, è importante ricordare che l’uso prolungato dei visori VR potrebbe comportare affaticamento oculare. È consigliabile prendere pause regolari e fare esercizi per gli occhi durante le sessioni di realtà virtuale.
- Aspetto Motorio, in particolare Riabilitazione e Rieducazione: L’avanzamento della tecnologia VR, inclusa una maggiore risoluzione, può creare esperienze sempre più realistiche. Ciò potrebbe essere utilizzato in ambiti come la riabilitazione, dove i pazienti possono eseguire esercizi specifici sotto la guida di un terapista senza lasciare la propria casa. In tal modo la VR potrebbe essere un’ottima opportunità per la terapia fisica e la riabilitazione: i pazienti riceverebbero istruzioni dettagliate e feedback in tempo reale, migliorando l’efficacia del trattamento.
- Responsabilizzazione del Paziente: L’uso della tecnologia VR potrebbe aumentare la responsabilizzazione dei pazienti, poiché in tal modo si sentirebbero più coinvolti nel loro processo di recupero o di rieducazione.
È evidente quindi che la realtà virtuale offra un’ampia gamma di opportunità, ma è importante considerare anche i possibili svantaggi e gli aspetti legati alla salute durante l’uso prolungato. Misurare i benefici rispetto ai rischi sarà cruciale nello sviluppo futuro di queste tecnologie.