Ancora una rottura del legamento crociato per Zaniolo. Perchè?

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Del secondo terribile infortunio di fila di Nicolò Zaniolo si dispiace tutto il mondo sportivo. Ne avevamo parlato a gennaio, dopo l’operazione al legamento crociato anteriore. E solo due mesi fa c’era stato un piccolo risentimento. Ecco cosa avevamo scritto:

“I rischi da recupero LCA, per Zaniolo come per tutti gli altri atleti, sono elevati: se il campione rientrasse da qui a giugno, per gli Europei, ci sarebbe una percentuale elevatissima che si faccia male di nuovo tra ottobre e novembre. E attenzione, non è detto appunto che sia il ginocchio operato a soffrirne, anzi, molto probabilmente, quell’arto sarà per lui un lato iper-saldo e iper-stabile oltre che iper-allenato, controllato ogni giorno da tutti gli specialisti possibili (tranne ovviamente coloro che hanno competenza in territorio percettivo). Il problema per il calciatore sarà proprio l’organizzazione generale del corpo”

Gli Europei non ci sono stati causa Covid, ma l’infortunio, purtroppo, è avvenuto lo stesso. E, come prevedibile da chi si occupa di percezione-azione, all’alteo ginocchio, come accade quando la competenza in ambito percettivo non viene considerata.

Pianificare non significa solo programmare l’iter per il rientro, ma sapere anche quale sarà il momento più rischioso nella fase del recupero.
Il target a sei mesi, per un recupero motorio fatto senza una buona integrazione funzionale, diventa il punto critico, il punto chiave.
Sono solo i test percettivi che danno la possibilità di capire se passati 6 mesi il soggetto è in grado di rientrare.

Mi aspetto di rivedere Zaniolo al suo prossimo rientro con un fisico quasi da Superman. Lo step successivo non sarà quello di rinforzare, ma di farlo diventare un super atleta sotto il punto di vista della forma fisica. Il rischio di infortunio diventa veramente veramente alto, perché ogni macchina ha la sua ” cilindrata” ideale.

Auguriamo un buon rientro a questo grande campione, sperando però che in futuro le squadre professionistiche (e a cascata tutti gli operatori che si occupano di recupero di atleti e persone che subiscono infortuni) considerino questi territori nuovi (Percezione/Azione) per quello che sono, ovvero indispensabili!

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