Qual è la miglior sedia per lavorare in ufficio?

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Per dare consigli ai miei pazienti il più delle volte mi devo avvalere di dati o competenze, ma in alcuni casi si tratta solo di ragionare assieme facendo leva sulla logica per giungere a delle ottime conclusioni.

Qual è la miglior sedia che posso comprare per il mio lavoro in ufficio? Ecco, questa è in assoluto una delle domande che più mi viene posta (insieme a quale scarpe comprare e come vibrare le cicatrici) e alla quale rispondo con una piccola domanda: normalmente, nella vita di tutti i giorni, che azione fai per rilassarti

Non ho un dato statistico ma la maggior parte delle persone dà questa risposta: mi siedo.

Semplice ed intuitivo!

Poi pongo una seconda domanda: quando ti devi riposare in ufficio cosa fai?

E anche qui, la risposta è comune: mi alzo dalla sedia!

Ed ecco qui la risposta al quesito su quale sia la miglior sedia da avere in ufficio: non esiste!

Il nostro corpo e ancora di più il nostro sistema cognitivo performa al meglio in una condizione dove regna l’economia di sistema, cioè in piedi.

Qui tutti i protagonisti del sistema percettivo sono nel loro ambiente ideale e operativi per svolgere compiti, i muscoli con la giusta tensione, i piedi a terra, il capo in equilibrio e leggermente inclinato verso l’avanti e tanti altri piccoli dettagli che mettono in giusto assetto il sistema. In campo di posturologia (quella vera) e percezione-azione questi concetti sono molto chiari. Se servono chiarimenti rileggetevi la differenza tra postura e posturologia.


La miglior sedia da ufficio per la postura non esiste

Se poi volessimo essere ancora più puntuali dovremmo dare una tiratina di orecchie ai vari produttori, per non citare i designer, che si cimentano su mirabolanti forme per sostenere tutta la colonna sollevando piedi, appoggiando ginocchia o posizionando la testa nella presunta perfetta posizione, con sostegni cervicodorsolombosacrococciegeo blablabla.

Sarebbe fantastico se con un esercizio di stile si potesse sistemare il corpo nella posizione più comoda ma non è cosi.

Non ce l’ho con chi fa design, anzi, ma il corpo è una macchina un pò particolare e risponde a regole altrettanto particolari; di sicuro non segue le regole dettate dall’ergonomia fatta in 3D o con i rendering!


Il miglior modo per lavorare in ufficio è stare in posizione eretta


E’ faticoso da pensare, addirittura controintuitivo ma il miglior modo per lavorare è in posizione eretta, con un standing desk e, quando è il nostro corpo a chiederlo, ci riposiamo in una splendida sedia, magari di design e concedendoci qualche minuto per ricaricare le pile ed essere pronti per la sessione successiva di lavoro, sempre in piedi!

Qualora lo stare in piedi comporti troppo sacrificio, muscolare e psicologico,  uno sgabello, senza rotelle con seduta rigida, potrebbe essere lo strumento giusto da utilizzare per la nostra postazione di lavoro, così entrare nella nuova abitudine potrebbe diventare più semplice.

Il nostro modo di vivere e di lavorare va ripensato, non perché sia brutto quello che c’è adesso ma solamente perché era stato pensato in anni in cui non si conosceva ancora il funzionamento  della macchina corpo.

Ancora di piú oggi, dove la biomeccanica non ha più quel valore assoluto nei confronti del corpo.

Sarei curioso di vedere come si potrebbe ridisegnare un ufficio tenendo conto anche della nuova realtà che ci troviamo a vivere, per non parlare di una scuola!

…Questo sì che sarebbe un vero esercizio di stile, unire il design alle conoscenza neuroscientifiche moderne.

 

Esercizio per persone sedentarie o con poca competenza motoria

Ti suggerisco un esercizio semplice ma utilissimo: quando passi molto tempo tempo in piedi è ragionevole pensare che la muscolatura ne possa risentire, ad esempio con fenomeni di affaticamento muscolare, soprattutto su persone sedentarie o con poca competenza motoria.

Procurati una pallina da tennis e dedica 3 miuti al giorno per massaggiare la pianta dei piedi, così da sciogliere le tensioni muscolari; sii gentile ma deciso nel fare questo semplice esercizio.

muoviti liberamente e, se trovi alcuni punti maggiormente resistenti, lavorali con più attenzione ma senza eccedere con la stimolazione meccanica.

 

Bastano poche settimane di pratica per capire quanto questa piccola attenzione possa giovare al tuo benessere generale.

 

 

 

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